lunedì 5 luglio 2010

L'incontro con la Regina

Her Majesty Queen Elisabeth II si sofferma a parlare con Daniele Zanzi, che illustra il giardino.
Chissà quali emozioni ha provato la Regina osservando i fiori alpini riflessi nelle 1000 facce degli specchi!

venerdì 4 giugno 2010

Se ne parla anche in Cina


La manifestazione più attesa dell'anno ha richiamato visitatori e media da ogni parte del mondo. Particolare eco ha avuto il dibattito scatenato dal giardino Luci e colori delle Alpi, che per la presenza di numerosissimi specchi rischiava di confondere gli uccelli che potevano ferirsi urtandone le pareti. La rappresentazione sugli specchi del profilo delle vette alpine e la copertura - in orario al di fuori delle visite - con teli adeguati sono stati la pronta risposta dei progettisti, a tutela della fauna.

Le preoccupazioni degli animalisti sono rimbalzate dalle pagine dei giornali e sul web, fino nel continente asiatico. Anche in Cina se ne parla, più che della manifestazione in se, del giardino che poteva causare ferimenti degli uccelli!

venerdì 28 maggio 2010

L'albero energetico

È una struttura originale collocata nel giardino alpino che ha anche uno scopo funzionale oltre che estetico. Il tronco di un antico larice (di recupero) sostiene le foglie lignee variamente orientate. Ciascuna foglia ospita un piccolo pannello solare, in grado di generare l'energia sufficiente all'attivazione delle parti elettriche. Si nota alla base del tronco la nebbia sottile generata dall'impianto di nebulizzazione che riproduce quindi gli effetti tipici dell'aria carica di umidità del mattino sui prati alpini


Visitatori curiosi

I visitatori alla manifestazione Chelsea Flower Show sono numerosissimi, incuriositi e stupiti si soffermano a studiare i piccoli fiori alpini. Nei prossimi giorni ancora più folla per ammirare le rarità botaniche.

giovedì 27 maggio 2010

I complimenti della Regina Elisabetta

La visita della Regina Elisabetta è stata fonte di emozione particolare e di orgoglio. I suoi complimenti per la realizzazione del giardino alpino sono motivo di grande soddisfazione. Le è stato spiegato quale fosse l'obiettivo dell'opera: trasmettere le emozioni che si provano in un paesaggio alpino. Gli specchi riflettono le immagini delle piante, umili e modeste, e del sorriso Regale!

mercoledì 26 maggio 2010

È bronzo!


La giuria ha apprezzato l'allestimento originale e l'effetto delle tante specie botaniche inserite nel giardino. Tanti sforzi hanno avuto coronamento con la assegnazione al giardino Luci e colori delle Alpi della medaglia di Bronzo.


Dryas x sundermannii

Si tratta di un ibrido fra D. octopetala e D. drummondi, due tipiche essenze alpine.
In questi giorni il clima londinese stà regalando un caldo anomalo, non ottimale per le piante adattate al clima fresco di montagna.
I numerosissimi visitatori dello show chiedono informazioni sulle essenze alpine, che conquistano ora nuova fama.

martedì 25 maggio 2010

Il giardino è terminato


Eccolo! Il giardino riflette luci, colori, forme e... i visi ammirati dei tanti visitatori che da oggi affollano la manifestazione.
E poi ci sono il sorriso e i complimenti della visita più gradita: la Regina Elisabetta!

lunedì 24 maggio 2010

Preview

Si stà per alzare il sipario sulla manifestazione più attesa da esperti di fiori e piante...
Per dare un'occhiata ai lavori ferventi nel nostro giardino e in quelli che stanno sorgendo in queste ore...

mercoledì 12 maggio 2010

Attraversare le Alpi


I mezzi, il tragitto, il traghetto, gli autisti e le tappe di un viaggio ricco di aspettative, di timore, di entusiasmo...

Pochi giorni mancano alla partenza per Londra e il giardino attende, frammentato, destrutturato, di prendere forma e splendore!
I nostri camion fucsia sono già sulla strada per Londra... we are coming!

venerdì 7 maggio 2010

Le Alpi


Anche Goethe, nella sua opera che celebra i viaggi in Italia, racconta dell'emozione di attraversare le Alpi e trovarsi di fronte al giardino Italia, con un tappeto di fiori e il cielo del blu più intenso...

Le stesse atmosfere si possono respirare aprendo il depliant che illustra il progetto in via di realizzazione.

giovedì 6 maggio 2010

La BBC al Chelsea Flower Show


La manifestazione curata dalla RHS è da sempre seguitissima anche dai media internazionali.

Un particolare rilievo all'evento è dato anche dalla rete televisiva inglese BBC che dedica un ampio spazio alla presentazione dei progetti e dei designers.

Sul sito della BBC potrete infatti consultare tutte le informazioni sul giardino Lights and Colours of the Alps, ma non solo...

mercoledì 5 maggio 2010

Le orchidee selvatiche


Mancano 20 giorni all'apertura dello Show, intanto i preparativi si fanno frenetici. I contatti con i vivai sono continui per "accudire" le piante che verranno disposte nel giardino alpino.

Tra le specie che popoleranno la realizzazione vi saranno anche alcune orchidee che ritroviamo anche in ambito montano allo stato spontaneo. Ad esempio, fiorirà nel giardino la Dactylorhiza maculata e la Dactylorhiza praetermissa. Il nome del genere deriva dalla forma dei tuberi, divisi come le dita della mano. Si tratta di piante rustiche, che gradiscono ambienti piuttosto umidi. Per reperire le piante ci siamo rivolti a un vivaio specializzato.... in Belgio!

lunedì 26 aprile 2010


L'audio intervista a Francesco Decembrini, scaricabile in podcast sul blog Trento blog, racconta del Best Courtyard Garden, al Chelsea Flower Show.

Una occasione per ascoltare dalla viva voce di uno dei due progettisti quale è lo spirito che anima il futuro giardino


mercoledì 14 aprile 2010


Il giardino alpino cresce e si definiscono i volumi e i colori...
Stiamo verificando gli effetti degli impianti di illuminazione e nebulizzazione.
Intanto, si accudiscono le piantine che troveranno dimora nel giardino.

giovedì 8 aprile 2010

Intervista con Rete 55

Si parla molto del giardino delle Alpi che sarà realizzato a Londra. E mentre se ne parla i preparativi continuano frenetici... Anche la televisione locale, Rete 55, si è interessata dell'evento e ha realizzato un'intervista al varesino Daniele Zanzi.
L'intervista andrà in onda sabato 24 aprile alle ore 20.00 e in replica il 25 aprile alle 13.25

martedì 30 marzo 2010

Lo sapevate che il Sempervivum...


Il Sempervivum grandiflorum è una pianta succulenta spontanea nelle Alpi occidentali dove cresce sulle rupi e sulle pietraie silicee da 1200 a 3000 m di quota. Le foglie disposte a rosetta hanno un tipico odore resinoso al tatto. Fiorisce in estate con fiori di colore giallo. In natura si ibrida facilmente, con Sempervivum arachnoideum e S. montanum.

venerdì 26 marzo 2010

Le orchidee delle Alpi


Quando si parla di orchidee la mente corre subito ai magnifici fiori tropicali che trovano ospitalità nelle nostre case. In realtà la famiglia delle orchidee comprende numerosissime specie (oltre 15.000) di cui molte anche spontanee. Nel nostro paese sono numerose le specie che naturalmente si trovano in montagna (si dicono orchidee alpine quelle che crescono nella fascia altimetrica compresa tra i 1500-2000 m.s.l.m, per differenziarle dalle orchidee marittime e quelle ad ampia distribuzione). Per la loro fioritura delicata sono apprezzatissime e rientrano nella categoria della flora alpina protetta. Anche il nostro giardino ospiterà alcune piante delle specie più rappresentative quali Cypripedium calceolus, Dactylorhiza sambucina, Orchis ustulata. Ci stiamo attivando per reperire le piante presso vivai specializzati o in ambito naturale, avendo ottenuto i permessi di raccolta.

mercoledì 24 marzo 2010

Lights & Colours of the Alps


Sul sito ufficiale della Royal Horticultural Society e nella sezione dedicata all'evento del Chelsea Flower Show 2010 sono stati pubblicati tutti i progetti ammessi al prossimo concorso. Anche Luci e colori delle Alpi, con una descrizione in inglese, è stato pubblicato.
www.rhs.org.uk/Shows-Events/RHS-Chelsea-Flower-Show/2010/Gardens/A-to-Z/Lights---Colours-of-the-Alps

mercoledì 17 marzo 2010

Perché al Chelsea...perché le Alpi

Le Alpi sono un territorio grande,vasto, per fortuna vastissimo. Se si vola verso Londra o viceversa verso l’Italia,improvvisamente, eccole le Alpi;da lassù non sembrano neppure abitate;un senso di smarrimento di territori ancora vergini,da pionieri. Non è naturalmente così,ma per noi italiani le Alpi sono lo spartiacque:di qua noi ,di là l’Europa. Estese,estesissime - più di 1200 Km.,larghe tra 100 e 400 km. - sono abitate da 16 milioni di persone.
I valichi,i trafori,le strade panoramiche,le piste da sci,le località di villeggiatura,le passeggiate,le arrampicate; e ancora gli alpeggi,le mucche,il latte, il formaggio,le popolazioni di montagna in antitesi alle popolazione di mare. Le Dolomiti,”perla nelle perle”,dichiarate oggi dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”.
Ma per sapere veramente cosa siano le Alpi bisogna andarci dentro. Bisogna, una sera d’estate, giungere ansimando al rifugio e lassù, alle ultime curve, cercare appoggio sicuro accarezzando scisti grigie ricoperte di licheni e riconoscerne l’odore. Le Alpi sono piene di profumi,ogni montagna ha il suo; odori che “gli adepti”,uomini rari che provengono da lontano,……dalla notte dei tempi,dalle ere degli alberi sacri,dei vulcani,della formazione delle rocce,riconoscono immediatamente senza bisogno di guide o parole.
Lo stesso odore dei passaggi difficili,estremi a volte,delle arrampicate,con le mani tremanti su appigli ridicoli con la faccia, le labbra, gli occhi a pochi centimetri da quella roccia dove ti agganci e dove da una fessura spunta una androsace minuscola a ridicolizzare per proporzioni e bellezza ogni giardino giapponese-miniatura di questo mondo.
Oppure bisogna andarci sulle Alpi d’inverno,ma devi esserci dentro,con il vento che urla in un buco di neve e sono le tre,le quattro, le cinque,le sette del pomeriggio,e la luce filtrata dalla neve che si smorza lenta nella notte; e poi rimane solo il vento che si placa solo quando finalmente giunge l’alba, con il sole che sorge oltre i primi orizzonti e ti accorgi che un altro giorno è passato ed uno nuovo arriva.
Oppure bisogna andare sulle Alpi,senza faticare troppo, sdraiato su di un pascolo d’estate con l’odore di terra smossa che sale dai buchi delle marmotte ,adagiato su tappeti di sagina, affacciato in prima fila su di un paradiso terrestre ,fatto di soldanella,di raponzoli e di anemoni: tappeti persiani dell’effimero vivere ….fiorire svelti svelti….. che la neve se ne è appena andata e la prossima già si prepara…. Il grande millenario larice,sotto molto più sotto,vigila con quel tronco enorme e quel ramo stracciato al vento che gli è rimasto. Il cirmolo,un po’ più su, ultima sentinella contorta;ma non diventerà troppo ardimentoso il suo salire?.
Se,svegliati da un letargo incantato,aprissimo i nostri occhi lassù, nel mezzo delle Alpi,sapremmo subito identificarne luci e colori. Non alla maniera che noi pensiamo,ma con i sensi dell’aquila e del camoscio:una luce che è fatta di ombre leggere,ma mai di tenebre;umida e che sa di zolfo nei canaloni,per esplodere piena,rotonda inebriata di profumi delicati ed indescrivibili appena si raggiungono le creste.
A maggio,a Londra, al Chelsea, tentare di rendere tutto questo con una aiuola !! Non ci dormiamo la notte per trasmetterla questa sensazione,queste emozioni. Londra crocevia del mondo. Le Alpi. Eppure spesso sono proprio “gli scalatori di città”, inglesi e francesi,americani e tedeschi,che hanno colto al meglio questi aspetti intimi delle Alpi e sono stati capaci di trasmetterli.
Sicuramente alle Alpi si è ispirato Bill Viola per sua opera immensa “Room for St. John of the Cross” dove qualcuno ha scritto sia stato spezzato il confine tra filosofia e poesia. Ma forse si è solo colto la mistica,tremenda ed impalpabile gran consolatrice, che solo le Alpi sanno dare.
Anche queste parole per spiegare quello che non si può spiegare;andiamo avanti con la nostra presunzione di farcela per il Chelsea Flower Show,indipendentemente dal posto,indipendentemente dall’ora,indipendentemente da noi.
Specchi,piante,ricerca nei vivai,permessi,luci e colori :proveremo prima tutto a casa nostra, sulle nostre montagne …..noi – Gentile pubblico -volevamo dire….. ecco una sensazione: le Alpi. Ma cosa ci è venuto in mente?,non era meglio un bel giardino italiano,quattro vasi di cotto, limoni,bosso,sassolini,la fontanina,il putto,oppure una sommessa scopiazzatura “di tendenza” con tanto blu e linee morbide e graminacee che piacciono tanto??.
Maledetti noi, “vecchiacci stizzosi”, “Luci e colori delle Alpi” ,altroché!!!!

lunedì 15 marzo 2010

Nevica sui prismi


La leggera nevicata punteggia i prismi di specchio, e dona particolari riflessi di luce...

venerdì 12 marzo 2010

Prove tecniche




Anche i prismi di specchi vengono disposti nello spazio che ospiterà il giardino alpino.
Si iniziano a sperimentare gli effetti delle luci sulla moltitudine di facce.
Le nebbie e le nuvole basse creano un'atmosfera ancora più alpina.
La luce si riduce, si fà sera.
Il giardino intanto, con soddifazione di tutti, si riempie della sua anima.

giovedì 11 marzo 2010

Prove di allestimento




Ora che gli specchi sono pronti, realizziamo un allestimento-prova.
Quale migliore ambientazione di uno spicchio di Alpi?
Francesco e Daniele definiscono gli ultimi dettagli... poi si inizia a posizionare lo sfondo.

martedì 2 marzo 2010

I fiori delle Alpi



La componente vegetale di questo giardino è stata selezionata tra quella più tipica e rappresentativa delle Alpi.
Le piante saranno reperite presso gli Orti Botanici di Enti pubblici e privati e presso vivai specializzati in Italia e in Inghilterra.

Ora iniziamo a riflettere


Iniziano a riflettere... i prismi di materiale grezzo sono stati ricoperti da materiale a specchio. Le facce delle strutture amplificano la luce e moltiplicano gli elementi vicini. Si dilatano gli spazi e si esalta il colore...

venerdì 26 febbraio 2010

Iniziano a parlare di noi...

Ecco l'articolo di Barbara Zanetti apparso su "La Prealpina",giornale locale di Varese:

Varesino il Giardino delle Alpi che conquista Londra
di BARBARA ZANETTI

L’arte dei giardini varesina alla più celebre esposizione al mondo di giardinaggio e orticoltura. Così le Alpi attraversano la Manica e arrivano a Londra. Al Chelsea Flower Show - 157mila visitatori, 1.300 giornalisti - promosso dalla Royal Horticultural Society.
Dove a fine maggio la regina Elisabetta e il principe Carlo applaudiranno uno dei nove giardini, firmato dall’agronomo Daniele Zanzi, in concorso nella categoria Courtyard e realizzati da esperti tutto il pianeta. «Un grande privilegio partecipare alla manifestazione cui si accede dopo diverse fasi di selezione», dice Zanzi. Il progetto, realizzato con il collega Francesco Decembrini, si intitola "Luci e colori delle Alpi". Il giardino sarà un trionfo di luce e specchi che rifletteranno e moltiplicheranno piante, rocce e pietre con giochi di illusione ottica e dilatazione dello spazio.
Ai visitatori sembrerà di essere sulle Alpi la mattina presto in mezzo a nebbia e neve.
«Rendiamo omaggio a quelle piante capaci di adattarsi a condizioni ambientali estreme - spiega Zanzi - e che generalmente non sono particolarmente apprezzate nei giardini tradizionali».

I diamanti


Fervono i lavori artigianali per realizzare le componenti del nostro giardino.
Questi sono gli scheletri dei prismi che verranno ricoperti di materiale riflettente e muschi per riflettere la luce delle Alpi

giovedì 25 febbraio 2010

L'area che ospiterà il giardino


Il giardino giorno dopo giorno prenderà forma passando dalla dimensione virtuale a quella reale. Ora sappiamo anche dove il giardino si materializzerà: tra aucube, platani e camelie, vicino a bei salici piangenti, brillerà la luce delle montagne fiorite.
Ecco un'immagine dell'ambientazione.

mercoledì 24 febbraio 2010

L'avventura inizia



Mercoledì 17 febbraio aeroporto di Linate - MIlano - ore 17 - volo Alitalia AZ 8667
Milano - Londra Heathrow: ha inzio l'avventura. Ci ritroviamo con Francesco: ci aspetteranno 4 giorni intensi a Londra. Il 18 siamo inviatati ad un seminario di studio e informazione tra tutti i progettisti del Chelsea che si terrà nella sede della Royal Horticultural Society. E' il primo atto formale dopo la nostra accettazione alla Mostra. Certo ,nel frattempo, ci hanno sommerso di materiali e questionari da riempiere e rinviare secondo un rigido calendario . Però che organizzazione: il manuale per il partecipante - circa 200 pagine - è un vero capolavoro esplicativo. Nulla deve essere lasciato al caso! Cerco di trovare un paragone con le informazioni e le procedure che vengono richieste per altre Mostre a carattere nazionale o internazionale: penso ad Euroflora o alle Floraries di Nantes - dove ero giudice l'anno scorso-. Nulla a confronto dell'organizzazione e della meticolisità degli inglesi. A Londra ne approffitteremo per un sopralluogo all'area dove costruiremo il nostro giardino e ad alcuni incontri con amici giardinieri e arboricolturi che ci daranno preziose informazioni logistiche e di reperibilità del materiale vegetale. E' prevista una visita a Wisley Garden per incontrarne il Direttore Scientifico -Jim Graidner - e a Tonbridge - Kent- nel cottage di William Matthews - amico da una vita- uomo saggio e esperto che conosce tutti in Inghilterra.

martedì 23 febbraio 2010

Il nostro progetto: • “Lights and colours of the Alps” – “Luci e colori delle Alpi”

Il giardino progettato ha come tema il paesaggio alpino e, in particolare, rende omaggio a quelle piante capaci di adattarsi a condizioni ambientali estreme e che generalmente non sono particolarmente apprezzate nei giardini tradizionali. L’allestimento sarà realizzato utilizzando rocce, pietre e piante originarie delle regioni alpine del Nord Italia.



Il giardino, che parteciperà nella sezione “Courtyard Gardens”, è un rettangolo di 5,00 x 4,00 m di lato, parzialmente chiuso su tre lati da pareti a specchio su cui saranno stampate figure di catene montuose; sempre a specchio saranno le strutture a forma di prisma che, come piramidi di ghiaccio o punte di diamante, si alzeranno qua e la dal tappeto di piante alpine.
L’ampio utilizzo di specchi nasce dalla volontà di ricreare i riflessi della neve e la luce intensa e chiara tipica dei paesaggi di alta montagna.
Grazie a queste superfici le immagini delle piante e delle rocce verranno riflesse più volte, creando dei giochi di illusione ottica e di dilatazione dello spazio.
Un sistema di nebulizzazione dell’acqua riprodurrà le condizioni di nebbia mattutina o delle nuvole intrappolate tra le cime delle montagne.
L’energia necessaria al funzionamento delle luci e dei nebulizzatori sarà fornita da un sistema di pannelli solari integrati nelle facce di alcuni prismi.
Alcune lampade saranno posizionate per creare effetti luminosi scenografici.

Che cos'è il Chelsea Flower Show?

Il Chelsea Flower Show è considerato una delle più importanti, se non la più importante in assoluto, manifestazione nel mondo del giardinaggio e dell’orticoltura.
L’evento, organizzato dalla Royal Horticultural Society all’interno del giardino del Royal Hospital Chelsea - Londra attira ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, che accorrono per vedere in anteprima le nuove tendenze in fatto di piante, fiori e architettura di giardini. Da qui nascono infatti le mode che detteranno le regole per creare i giardini, da quelli semplici a quelli più sofisticati.
Oltre alla presenza di centinaia di espositori che presentano le migliori collezioni di piante e fiori di ogni provenienza, la sezione più affascinante della manifestazione, che attrae maggiormente l’attenzione dei media e dei visitatori, è sicuramente quella che ospita le realizzazioni di giardini ad opera di architetti, designer ed artisti di fama internazionale.

Alcuni scorci dei padiglioni con esposizioni floreali:





Due giardini in gara nell'edizione del 2007:






Il “Chelsea Flower Show” rappresenta anche un grande evento mondano per l’alta società britannica, al quale partecipano uomini politici, capitani di industria e celebrità del mondo dello spettacolo. Gli stessi membri della famiglia reale non mancano di visitare in forma riservata l’esposizione.
Ecco alcune foto delle edizioni passate:







Alcune notizie storiche:

La Royal Horticultural Society (“RHS”) organizzò la prima grande esposizione floreale nel 1862 presso i Kensington Gardens, con il nome di “Great Spring Show” alla quale seguirono ben 26 edizioni annuali. Nel 1888 la RHS decise di cambiare la location e la manifestazione fu trasferita a Londra, prima ai Temple Gardens, poi nel 1913 nei giardini del Royal Hospital a Chelsea. Il sito si dimostrò perfetto per una manifestazione di questo genere e qui è rimasto da allora senza alcuna soluzione di continuità, tranne una sospensione durante la Seconda Guerra Mondiale.Oggi,157000 persone visitano la manifestazione.

Una veduta aerea del giardino del Royal Hospital,dove si tiene l'esposizione:



• Cosa significa partecipare al Chelsea Flower Show:

Ogni anno la manifestazione ospita circa 40 allestimenti di giardini organizzati in diverse categorie: 15 “Show Gardens”, 9 Courtyard Gardens e 15 “Urban Gardens”. Le migliori realizzazioni, valutate da una giuria di esperti, vengono insignite di premi sotto forma di medaglie d’oro, argento e bronzo.
La sola partecipazione alla manifestazione, a cui si accede solamente dopo aver superato diverse fasi di selezione, costituisce di per sé un gran privilegio e permette di essere protagonisti in una vetrina mondiale esclusiva.
Ogni giardino trova spazio nel catalogo ufficiale dello Show distribuito all’ingresso e all’interno del sito internet ufficiale della Royal Horticultural Society.
L’evento è seguito costantemente dalla BBC e si stima che oltre 1300 tra giornalisti e fotografi frequentano l’esposizione.Un Ufficio Stampa ha il compito di promuovere ogni partecipante attraverso attività di marketing e contatti con i media britannici ed internazionali, al fine di sfruttare mutualmente i vantaggi di una pubblicità su larga scala.

• La partecipazione italiana al Chelsea Flower Show negli anni passati:

Poche sono state le partecipazioni di progettisti italiani al Chelsea Flower Show; tra queste ricordiamo:
2001 – Emanuele Bortolotti,in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, ha realizzato un giardino ispirato al chiostro di Santa Chiara di Napoli.
2009 – Luciano Giubbilei ha progettato un giardino commissionato dalla Maison Laurent-Perrier vincendo la medaglia d’oro per il miglior progetto-giardino. La prestigiosa casa vinicola ogni anno fa realizzare a suo nome un giardino all’interno della manifestazione londinese.